Tecnica

Come funziona una rete di telefonia mobile?

Una rete di telefonia mobile è costituita da diverse celle radio. Ogni cella è associata a un’antenna che assicura il collegamento con i telefoni cellulari (e altri dispositivi collegati in rete via radio) situati in prossimità. In genere, a una stazione di base di telefonia mobile sono collegate più celle.

Ogni antenna è in grado di trasmettere un volume di dati limitato. Per questo motivo, le dimensioni delle celle dipendono dall’intensità di utilizzo. Nelle regioni rurali, dove ci sono meno telefoni cellulari in uso per unità di superficie, le celle arrivano ad avere un raggio di diversi chilometri, che si riduce a pochi metri nelle aree urbane.

Fonte: UFAM

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Cos’è il 5G?

Il termine 5G indica la quinta generazione di telefonia mobile. Si tratta di un nuovo standard di telefonia mobile o, detto in altre parole, di una nuova tecnologia di telefonia mobile. Più nel dettaglio, lo standard specifica alcuni requisiti (ad esempio il tempo di risposta o la quantità minima di dati trasmessi in un certo lasso di tempo). Allo stesso tempo, determina come questi requisiti possono essere implementati, ovvero come e in che modo le antenne e i telefoni cellulari si scambiano i dati.

Le tecnologie di telefonia mobile sono in continua evoluzione e diventano sempre più efficienti, proprio come le nuove versioni di un sistema operativo di un computer. Il 5G si basa sul 4G, utilizza una tecnologia simile, ma è più efficiente e consente una maggiore nonché più veloce trasmissione di dati rispetto alle precedenti generazioni di telefoni cellulari (4G, 3G, …).

L’infografica mostra le maggiori possibilità di utilizzo di cui si può beneficiare passando dal 4G al 5G.

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Quali sono le differenze tra 4G e 5G?

Il 5G può essere utilizzato negli stessi intervalli di frequenza del 4G e impiega anche la stessa forma di emissione del segnale (modulazione). A differenza del 4G, il 5G viene utilizzato anche in un nuovo intervallo di frequenza (da 3,5 a 3,8 GHz). Oltre alle migliorie tecniche, ciò consente un numero più elevato di utenti, un volume di dati maggiore per unità di tempo e un minor tempo di risposta. Con una capacità di trasmissione in media fino a dieci volte superiore, sono possibili connessioni in tempo reale: le applicazioni telecomandate possono funzionare come se l’operatore si trovasse direttamente sul posto.

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Perché c’è bisogno del 5G in Svizzera?

Il volume di dati trasportato attraverso le reti di telefonia mobile è cresciuto in misura notevole negli ultimi anni ed è destinato ad aumentare ulteriormente. Sulla base dell’andamento passato e di quello atteso, si prevede un raddoppiamento del volume ogni 18 mesi circa. Il crescente numero di dispositivi e sensori collegati in rete (detto «Internet delle cose», Internet of Things) potrebbe imprimere un’ulteriore accelerazione a questa tendenza. Nel medio termine il traffico mobile di dati non sarà più gestibile solo con la tecnologia 3G e 4G.

Grafico utilizzo dati cellulare 2008-2022
Fonte: UFCOM

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In Svizzera vengono utilizzate le onde millimetriche per il 5G?

Le onde millimetriche sono onde elettromagnetiche a lunghezza d’onda corta (ca. 1 – 15 mm) comprese nell’intervallo di frequenze molto alte (a partire da 20 GHz). Attualmente in Svizzera la telefonia mobile non utilizza frequenze nell’intervallo delle onde millimetriche, mentre ad esempio i collegamenti in ponte radio e i radar anticollisione nel traffico stradale le utilizzano da anni. La seguente immagine indica le frequenze utilizzate nei diversi impieghi e il relativo intervallo del campo elettromagnetico ad alta o bassa frequenza.

Si prevede un impiego delle frequenze nell’intervallo delle onde millimetriche in una fase di ampliamento successiva dello standard 5G (→ Rispetto alle antenne convenzionali, le antenne 5G e le antenne adattive hanno altri effetti sulla salute?). Non ne sono ancora noti i tempi esatti.

Radiazioni
Fonte: UFAM

Radiazioni alta frequenza
Fonte: UFAM

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Cos’è un’antenna 5G?

Antenna 5G
Antenna 5G (© KEYSTONE/Peter Klaunzer)

Il termine «antenna 5G» è impreciso e fuorviante. La tecnologia 5G può essere utilizzata sia con antenne convenzionali che con le cosiddette antenne adattative (→ Perché si utilizzano antenne adattative?). Tuttavia, per sfruttare tutti i vantaggi offerti dalla tecnologia 5G, servono antenne adattative. Pertanto, il termine «antenna 5G» viene spesso equiparato al concetto di «antenna adattativa».

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Perché si utilizzano antenne adattative?

Le antenne adattive costituiscono un ulteriore sviluppo della tecnologia delle antenne. Queste sono in grado di inviare il segnale ai singoli dispositivi («beamforming») e possono quindi trasmettere dati utilizzando meno energia. La separazione più chiara dei segnali radio verso i singoli dispositivi mobili (smartphone, tablet ecc.) consente di evitare interferenze indesiderate. Inoltre, la qualità della connessione è migliore e chi non utilizza dispositivi mobili è esposto ad una minore radiazione.

Le valutazioni effettuate su tre impianti di telefonia mobile tra l’autunno 2021 e la primavera 2022 hanno dimostrato che i valori medi dell’intensità di campo sono inferiori con le antenne adattive rispetto alle antenne convenzionali. Le misurazioni confermano dunque che i segnali radio delle antenne adattive vengono emessi unicamente quando gli utenti che richiedono dati si trovano nelle vicinanze.

Il rapporto è stato pubblicato dall’UFCOM il 12.12.2022:
UFCOM: Intensità del campo elettrico nel campo effettivo di antenne radiomobili

Antenna adattativa (fonte: UFCOM)

Antenna convenzionale (fonte: UFCOM)

UFCOM: Video esplicativo delle «Antenne adattive»

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Quante antenne 5G sono presenti in Svizzera e dove si trovano?

Il 2 agosto 2024, in Svizzera erano in funzione 11’046 impianti di telefonia mobile 5G. La seguente cartina riassuntiva indica dove si trovano tutte le antenne di telefonia mobile 5G in Svizzera.



Vedi in map.geo.admin

UFCOM: spiegazioni sulla cartina riassuntiva

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Perché sono necessarie sempre più antenne?

Le antenne di telefonia mobile vengono posizionate là dove sono presenti gli utenti e là dove è maggiore la richiesta di capacità di trasmissione vocale e di dati. I volumi di dati trasmessi cresce costantemente, sia in Svizzera che a livello internazionale. Per contro, non è possibile aumentare in modo illimitato la potenza di trasmissione di un’antenna, perché si rischierebbe di non rispettare i valori limite d’immissione e i valori limite dell’impianto stabiliti dalla legge (→ In che modo la popolazione viene protetta dalle radiazioni emesse dalle antenne di telefonia mobile?). Pertanto, per evitare problemi di capacità, è necessario costruire e mettere in funzione nuove antenne.

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Perché sono necessarie altre antenne di telefonia mobile se al contempo le reti a fibra ottica vengono ampliate ovunque?

Le reti a fibra ottica forniscono una connessione Internet veloce a case, uffici e stabilimenti di produzione. All’aperto e per strada sono tuttavia indispensabili reti di telefonia mobile ben sviluppate per il trasferimento dei dati. In particolar modo nelle aree periferiche, dove la copertura mediante rete fissa è limitata, la telefonia mobile apporta un contributo importante alla disponibilità di una connessione Internet veloce. Anche ai fini dell’ampliamento dell’infrastruttura di telefonia mobile, le reti a fibra ottica ricoprono un ruolo centrale dato che ogni stazione di base 5G necessita di una connessione in fibra ottica.

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Esposizione alle radiazioni

A che distanza da un'abitazione si può installare un'antenna affinché la protezione dalle radiazioni sia garantita?

Non è possibile definire una distanza generale che occorre mantenere tra un’antenna e un’abitazione affinché la protezione dalle radiazioni sia garantita. Vi sono infatti diversi fattori che occorre considerare e che possono influenzano la distanza da mantenere. Tra questi vi è la potenza dell’antenna, la direzione di emissione del segnale o ancora gli ostacoli circostanti. A seconda della presenza e della posizione delle abitazioni intorno al luogo in cui si vuole installare un’antenna di telefonia mobile, questi parametri tecnici devono essere accuratamente definiti dagli operatori per rispettare i valori limite previsti dall’Ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (→ In che modo la popolazione viene protetta dalle radiazioni emesse dalle antenne di telefonia mobile?). In via precauzionale, l’esposizione nelle abitazioni viene inoltre limitata dal valore limite dell’impianto, così come l’esposizione in altri luoghi in cui le persone rimangono regolarmente per un periodo piuttosto lungo (quali ad esempio scuole, ospedali, parchi giochi, ecc.).

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Un numero maggiore di antenne comporta una maggiore esposizione alle radiazioni?

L’esposizione alle radiazioni dipende innanzitutto dalla quantità di dati che vengono trasmessi e dall’efficienza della trasmissione. Grazie a una rete di telefonia mobile più densa composta da un numero maggiore di antenne è possibile trasferire dati a bassa potenza di trasmissione. Una potenza di trasmissione più bassa comporta anche meno interferenze tra antenne di telefonia mobile contigue. Se utilizzati all’interno di una rete di telefonia densa, essendo la distanza tra un’antenna e l’altra minore, i telefoni cellulari emettono meno radiazioni. Inoltre, le tecnologie di telefonia mobile diventano sempre più efficienti col tempo. Ciò riduce l’esposizione degli utenti alle radiazioni.

Secondo uno studio finanziato dall’Ufficio federale dell’ambiente, in Svizzera tra il 2014 e il 2021 l’esposizione alle radiazioni ad alta frequenza è rimasta stabile. Questo nonostante la quantità di dati trasmessi sia aumentata di 18 volte e il numero di antenne (stazioni di base) sia cresciuto nelle aree allo studio.

ScienceDirect: Comparison of ambient radiofrequency electromagnetic field (RF-EMF) levels in outdoor areas and public transport in Switzerland in 2014 and 2021
Loizeau et al. (2023), Environmental Research, Volume 237 Part 1 (disponibile in inglese)

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L’esposizione alle radiazioni aumenta con il 5G rispetto al 4G o al 3G?

La tecnica dello standard per la telefonia mobile 5G è più efficiente rispetto al 3G e al 4G: lo stesso volume di dati può essere elaborato in meno tempo e con la trasmissione più veloce dei dati diminuisce la durata dell’esposizione alle radiazioni. Contemporaneamente, il volume crescente di dati trasmessi tramite la telefonia mobile comporta un aumento dell’esposizione alle radiazioni. Questo sviluppo è tuttavia svincolato dallo standard per la telefonia mobile utilizzato.

Il monitoraggio dell’UFAM fornisce informazioni sulla variazione dell’esposizione totale alle radiazioni non ionizzanti nel corso del tempo (→ Che cos’è il monitoraggio delle radiazioni non ionizzanti?).

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Qual è l’entità dell’esposizione alle radiazioni quando si usano i telefoni cellulari?

La maggior parte dei produttori di telefoni cellulari dichiara l’esposizione massima alle radiazioni causata dai propri dispositivi. Il tasso di assorbimento specifico SAR serve come metro di misura. È vietato superare il valore SAR di 2 W/kg (→ Esistono valori limite anche per le radiazioni emesse dai telefoni cellulari?).

I telefoni cellulari con le radiazioni minori hanno valori SAR massimi (misurati alla testa) inferiori a 0,6 W/kg, mentre quelli con le radiazioni maggiori hanno valori SAR fino a 1,94 W/kg (stato: maggio 2022). I valori SAR dei dispositivi 5G sono dello stesso ordine di grandezza di quelli delle generazioni precedenti.

Per una panoramica dei valori SAR dei telefoni cellulari più diffusi si rinvia al portale dell’Ufficio federale tedesco per la protezione dalle radiazioni (BfS): maschera di ricerca SAR.

BfS: SAR Search

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Come si misura l’esposizione alle radiazioni durante l’utilizzo del telefono cellulare?

Per poter valutare l’effetto delle radiazioni è necessario conoscere l’esposizione dell’organismo ai campi elettromagnetici. Questi campi non possono essere misurati direttamente sul corpo umano. Da una parte, si utilizzano pertanto dei manichini che riproducono con la massima accuratezza possibile, sia dal punto di vista anatomico che elettrico, la parte del corpo esposta alle radiazioni. Dall’altra, con modelli computerizzati si creano simulazioni, si eseguono i calcoli e si analizza l’esposizione alle radiazioni di persone di età, sesso e corporatura diversi.

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In che misura il mio telefono cellulare contribuisce all’esposizione totale alle radiazioni non ionizzanti?

Per misurare le radiazioni totali alle quali le persone sono esposte durante le attività quotidiane sono stati eseguiti vari studi con strumenti di misurazione indossati da soggetti che si sono prestati a dei test. Per determinare l’esposizione alle radiazioni dovute al proprio telefono cellulare si adottano altri metodi (→ Come si misura l’esposizione alle radiazioni durante l’utilizzo del telefono cellulare?).

Nel confronto con tutte le altre sorgenti di radiazioni, l’esposizione alla quale si è soggetti durante una conversazione è la più elevata. L’esposizione totale media di una persona che non utilizza il telefono cellulare è molto bassa e all’incirca 300 volte inferiore al tasso di assorbimento specifico (Specific Absorption Rate, SAR) (→ Esistono valori limite anche per le radiazioni emesse dai telefoni cellulari?). La figura rappresenta i contributi delle diverse fonti di radiazione rispetto alla dose totale media a cui è esposta una persona in Europa.

Fonti proprie e fonti esterne
Mittlere Ganzkörperdosis; Fonte: van Wel, L. et al. (2021), Grafica: UFAM

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A quali radiazioni si è esposti a casa?

Sia gli impianti presenti nell’ambiente (ad es. le antenne di telefonia mobile, i trasmettitori radio e TV o le linee elettriche ad alta tensione) che i dispositivi presenti in casa possono comportare l’esposizione alle radiazioni. Le applicazioni radio domestiche generalmente funzionano con una potenza di trasmissione relativamente bassa. Tuttavia, possono dominare l’esposizione in ambienti chiusi a causa della distanza ridotta dalle persone. In diverse schede informative l’UFSP ha raccolto informazioni dettagliate sulle radiazioni provenienti da dispositivi come ad esempio WLAN, telefoni cordless, bluetooth, fitness tracker, smartwatch, ma anche forni a microonde, fornelli a induzione e molti altri. In futuro, anche nel monitoraggio delle radiazioni non ionizzanti dell’UFAM verrà rilevata l’esposizione negli spazi abitativi per diversi tipi di edifici e luoghi residenziali (→ Che cos’è il monitoraggio delle radiazioni non ionizzanti?).

Radiazioni
Fonte: UFAM

Radiazioni alta frequenza
Fonte: UFAM

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Come viene monitorata l'esposizione alle radiazioni non ionizzanti?

Dal 2021, l’UFAM alleste un programma di monitoraggio delle radiazioni non ionizzanti. Le misurazioni sono volte a determinare le radiazioni emesse da varie fonti, come gli impianti di telefonia mobile e di radiodiffusione, le linee elettriche ad alta tensione e gli elettrodomestici. Le misurazioni vengono effettuate in diversi luoghi: all’aperto, negli edifici aperti al pubblico, sui mezzi di trasporto pubblici come pure nelle abitazioni. Specialisti dotati di dispositivi di misurazione portatili percorrono dei percorsi predefiniti per registrare i valori di esposizione.

Ogni anno viene pubblicato un rapporto sui risultati delle ultime misurazioni. Il primo rapporto è stato pubblicato nel giugno 2022 e il secondo nel settembre 2023.

I due rapporti mostrano che, nei diversi luoghi alla lente, l’esposizione alle radiazioni è generalmente moderata e inferiore ai valori limite di immissione (In che modo la popolazione viene protetta dalle radiazioni emesse dalle antenne di telefonia mobile?). Da notare che il monitoraggio non misura l’esposizione prodotta dal proprio telefono cellulare, che rappresenta la maggior parte dell’esposizione individuale (In che misura il mio telefono cellulare contribuisce all’esposizione totale alle radiazioni non ionizzanti?).

Misure di esposizione alle radiazioni non ionizzanti
Relazione annuale 2022 – Consorzio di progetto SwissNIS

Misure di esposizione alle radiazioni non ionizzanti
Relazione annuale 2021 – Consorzio di progetto SwissNIS

Sintesi dei risultati disponibile in tedesco e francese:
BAFU: NIS-Expositionsmessungen
OFEV : Mesures d’exposition au RNI

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Salute

In che modo la popolazione viene protetta dalle radiazioni emesse dalle antenne di telefonia mobile?

Al fine di proteggere la popolazione dalle radiazioni emesse dalle antenne di radiotelefonia mobile, il Consiglio federale ha definito nell’ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ORNI) un piano di protezione a due livelli che prevede dei valori limite:

UFAM: Elettrosmog in breve

In ogni luogo in cui possono sostare persone, anche per breve tempo, gli impianti di telefonia mobile devono rispettare i valori limite d’immissione. Si tratta di valori armonizzati a livello internazionale che proteggono le persone dagli effetti sulla salute attestati nella letteratura scientifica.

Nei luoghi in cui le persone rimangono regolarmente per un periodo piuttosto lungo (ad es. abitazioni, scuole, ospedali o parchi giochi), per gli impianti di telefonia mobile in Svizzera si applicano valori limite dell’impianto ancora più bassi, che riducono in via precauzionale l’esposizione sul lungo periodo e il rischio di conseguenze per la salute oggi non ancora individuabili.

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Le antenne 5G devono rispettare le stesse disposizioni giuridiche previste per il 4G?

Per tutte le antenne di telefonia mobile si applicano le medesime disposizioni giuridiche, in particolare le esigenze previste nell’ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ORNI), che stabilisce il limite massimo di emissione delle radiazioni nelle vicinanze di un’antenna, a prescindere dalla tecnologia di telefonia mobile adottata o dal tipo di antenna installata (convenzionale o adattativa).

Ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ORNI)

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Perché la rete 5G è potenziata nonostante le incertezze in merito agli effetti sulla salute umana?

I valori limite dell’ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ORNI) non prevedono una distinzione tra le diverse tecnologie di telefonia mobile (2G, 3G, 4G, 5G). Con gli attuali valori limite d’immissione, la popolazione è protetta dai comprovati effetti nocivi delle radiazioni delle reti di telefonia mobile. I valori limite dell’impianto nettamente più bassi tengono conto anche delle attuali incertezze scientifiche sui possibili effetti delle radiazioni delle reti di telefonia mobile sulla salute umana. Con i valori limite dell’impianto, le radiazioni emesse dalle antenne di telefonia mobile in Svizzera sono limitate in modo più rigoroso rispetto alla prassi internazionale. Nell’aprile del 2020, il Consiglio federale ha deciso come procedere nel settore della radiotelefonia mobile e del 5G e ha confermato che, per il momento, si manterranno gli attuali valori limite dell’impianto.

Il Consiglio federale: comunicato stampa del 22.4.2020

Ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ORNI)

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Esistono valori limite anche per le radiazioni emesse dai telefoni cellulari?

Nel 1998 la Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ICNIRP) ha proposto un valore soglia per il riscaldamento dei tessuti corporei durante l’uso del telefono cellulare al fine di escludere qualsiasi pericolo diretto per la salute. Nel 1999 la Commissione europea ha ripreso lo stesso valore limite, che costituisce anche la base per la radiazione massima consentita per i telefoni cellulari in Svizzera.

Come misura per la radiazione emessa dai telefoni cellulari negli intervalli di frequenza attualmente impiegati si utilizza il tasso di assorbimento specifico (Specific Absorption Rate, SAR), espresso in watt al chilogrammo (W/kg). Per escludere effetti negativi sulla salute, il SAR di un telefono cellulare localizzato su capo e tronco non deve superare 2 W/kg. Questo valore limite applica un fattore di sicurezza di 50, pensato per proteggere anche i gruppi di popolazione sensibili (anziani, bambini, donne in gravidanza).

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Quali effetti hanno le radiazioni delle reti di telefonia mobile sulla salute umana?

Le radiazioni generate dalle antenne di telefonia mobile e dai telefoni cellulari sono classificate come non ionizzanti ad alta frequenza. A intensità molto elevate, questo tipo di radiazioni può causare un surriscaldamento dei tessuti corporei che, se eccessivo, può essere dannoso per la salute. I valori limite raccomandati a livello internazionale e adottati anche dalla Svizzera proteggono dall’esposizione a carichi troppo elevati (→ In che modo la popolazione viene protetta dalle radiazioni emesse dalle antenne di telefonia mobile?, → Esistono valori limite anche per le radiazioni emesse dai telefoni cellulari?).

Radiazioni
Fonte: UFAM

Radiazioni alta frequenza
Fonte: UFAM

Ci sono ancora diversi quesiti di ricerca sui possibili effetti delle radiazioni della telefonia mobile sulla salute umana. Ecco perché l’esposizione alle radiazioni causate in Svizzera dalle antenne di telefonia mobile, installate in luoghi come abitazioni, scuole, ospedali o parchi giochi, sarà limitata in modo ancora più restrittivo rispetto alle soglie raccomandate a livello internazionale. Così facendo, oltre a mantenere bassa l’esposizione sul lungo periodo, si riduce il rischio di possibili conseguenze per la salute oggi non ancora individuabili. Inoltre, chiunque può limitare la propria esposizione alle radiazioni emesse dal suo telefono cellulare adottando semplici accorgimenti (→ In che modo posso ridurre l’esposizione alle radiazioni quando utilizzo il telefono cellulare?

Nella ricerca, sono stati osservati effetti, a volte anche in presenza di un’esposizione a radiazioni inferiori ai valori limite comunemente applicati. Tuttavia, si tratta di risultati meno evidenti o meno documentati (Rapporto del Gruppo di lavoro Radiotelefonia mobile e radiazioni 2019, capitolo 6.6). Inoltre, non tutti gli effetti biologici misurabili sono automaticamente all’origine di problemi di salute. Ad esempio, sono stati riscontrati cambiamenti nell’attività cerebrale umana intervenuti in seguito all’esposizione alle radiazioni di un telefono cellulare prima di andare a dormire. Ma, dal momento che la qualità del sonno non è risultata compromessa, non è chiaro se l’effetto riscontrato sia rilevante per la salute (Hug et al. 2014 – in tedesco). Anche in studi condotti su cellule e su animali sono stati riscontrati effetti biologici (Mevissen e Schürmann 2021 in tedesco o Newsletter BERENIS – Special Issue January 2021 [disponibile in tedesco, francese e inglese])), dai quali per ora non risultano tuttavia ripercussioni a lungo termine o conseguenze significative per la salute umana.

Nel 2011 l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha classificato le radiazioni ad alta frequenza come possibilmente cancerogene per l’essere umano. Sulla base di studi sull’utilizzo di telefoni cellulari è emerso infatti un rischio elevato per un determinato tipo di tumori del cervello (gliomi) e del nervo uditivo. Nei prossimi anni il potenziale cancerogeno delle radiazioni ad alta frequenza verrà rivalutato alla luce delle analisi condotte nel frattempo.

Sia in Svizzera che all’estero sono in corso progetti di ricerca, in parte sostenuti anche dalla Confederazione, che indagano le possibili conseguenze delle radiazioni emesse dalle reti di telefonia mobile sulla salute e sul benessere delle persone. Per essere informato in modo competente sugli effetti per la salute delle radiazioni non ionizzanti, nel 2014 l’UFAM ha istituito il gruppo consultivo di esperti NIR (BERENIS), che prende visione dei lavori scientifici recentemente pubblicati su questo argomento e sottopone ad attenta valutazione quelli che, a suo avviso, sono o potrebbero essere rilevanti per la tutela della salute umana. L’obiettivo è quello di individuare per tempo potenziali rischi. Il gruppo di esperti pubblica le proprie valutazioni nella sua newsletter, pubblicata ogni tre mesi in tedesco e francese sul sito web dell’UFAM.

BAFU: Newsletter Beratende Expertengruppe NIS (BERENIS)
(in tedesco, francese e inglese)

Nel 2022, l’UFAM ha lanciato un appello a presentare dei progetti di ricerca per rafforzare le conoscienze in questo settore. Attualmente (stato settembre 2023) sono sostenuti sette progetti di ricerca pluriennali che studiano, tra l’altro, gli effetti delle radiazioni sul cervello, sul sonno, sulla pelle, sulla produzione di sperma e sugli insetti. I primi risultati saranno disponibili nel 2025-2026.

OFEV: Recherche sur les effets du RNI sur la santé et l’environnement (in tedesco e francese)

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Rispetto alle antenne convenzionali, le antenne 5G e le antenne adattive hanno altri effetti sulla salute?

Le frequenze attualmente utilizzate per il 5G sono comprese nello stesso intervallo delle tecnologie di telefonia mobile o delle reti WLAN impiegate finora. Non vi sono indizi secondo cui il 5G abbia effetti sulla salute diversi rispetto al 4G o al 3G (cfr. Röösli et al. 2021 – in tedesco). Le antenne adattive possono indirizzare il segnale in una precisa direzione e ridurlo in un’altra (→ Perché si utilizzano antenne adattative?). Da questa caratteristica deriva il fatto che l’esposizione alle radiazioni al di fuori dell’area raggiunta dal segnale è in media minore rispetto a quella delle antenne convenzionali.

Radiazioni
Fonte: UFAM

Radiazioni alta frequenza
Fonte: UFAM

È prevedibile che in futuro vengano utilizzate frequenze nell’intervallo delle onde millimetriche anche per la telefonia mobile. Le radiazioni legate alle onde millimetriche vengono assorbite dal corpo diversamente rispetto alle frequenze attualmente utilizzate. Deve essere ancora effettuata un’analisi più approfondita dei possibili effetti sulla salute.

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Cosa fanno le autorità per le persone che lamentano disturbi dovuti alle radiazioni degli impianti di telefonia mobile?

Le persone che ritengono che la loro salute o il loro benessere siano affetti dalle radiazioni non ionizzanti sono considerate come elettrosensibili. Ad oggi non è stato possibile dimostrare con metodi scientifici una relazione tra i sintomi segnalati e l’esposizione alle radiazioni non ionizzanti. Tuttavia, la sofferenza lamentata dalle persone elettrosensibili è reale ed è generalmente riconosciuto che le cause dei sintomi vanno comunque ancora approfondite attraverso ulteriori studi.

Per sostenere le persone elettrosensibili, l’Istituto di medicina di famiglia dell’Università di Friburgo ha sviluppato una rete svizzera di consulenza medica sulle radiazioni non ionizzanti, MedNIS, su incarico dell’UFAM. Da settembre 2023, previo accordo con il proprio medico di famiglia, le persone elettrosensibili possono richiedere il consulto di uno/a specialista debitamente formato/a. L’Istituto di medicina di famiglia dell’Università di Friburgo provvede alla formazione dei medici e valuta, dal punto di vista scientifico, gli accertamenti condotti dallo/a specialista.

La Rete svizzera di consulenza medica sulle radiazioni non ionizzanti MedNIS

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In che modo posso ridurre l’esposizione alle radiazioni quando utilizzo il telefono cellulare?

In linea di principio, maggiore è la distanza tra il telefono cellulare e il proprio corpo, minore è l’esposizione alle radiazioni non ionizzanti.

Per telefonare senza esporsi a un carico di radiazioni eccessivo, è consigliabile utilizzare auricolari collegati al cellulare via cavo o Bluetooth.

Utilizzo di un auricolare con Bluetooth

Gli auricolari Bluetooth sono prodotti della classe 2 e 3 a basso livello di radiazioni. Il loro utilizzo è indicato quando il telefono cellulare si trova a pochi metri di distanza. Per distanze maggiori sono necessari auricolari di classe 1. I dati sulle classi Bluetooth sono riportati nel manuale d’uso, possono essere richiesti al produttore o a un rivenditore esperto.

Utilizzo di un auricolare con filo

Gli auricolari con filo permettono di ridurre l’esposizione complessiva dell’organismo, in quanto consentono di tenere il telefono in borsa e di non appoggiarlo direttamente sul corpo.

Utilizzo di un kit vivavoce

Utilizzando il vivavoce (altoparlante) è possibile tenere il telefono cellulare a una distanza ancora maggiore.

Scegliere buone connessioni

Effettuare chiamate con una buona connessione (tutte le tacche sull’indicatore) riduce l’esposizione alle radiazioni. La qualità della connessione dipende dal luogo, dall’infrastruttura di rete esistente nonché dal tipo di trasmissione del gestore di rete.

portare adeguatamente il telefono cellulare o sui relativi accessori

Le istruzioni d’uso del produttore contengono spesso indicazioni su come portare adeguatamente il telefono cellulare o sui relativi accessori per un funzionamento sicuro del telefono cellulare (p. es. quando il telefono cellulare viene tenuto a lungo a contatto diretto con il corpo oppure quando bisogna ricevere dati attraverso la rete di telefonia mobile).

In generale, i telefoni cellulari 5G e le connessioni 5G sono più adatti a ricevere grandi quantità di dati attraverso la rete di telefonia mobile, perché le loro caratteristiche di trasmissione consentono l’elaborazione di maggiori volumi di dati per unità di tempo. Inoltre, i telefoni cellulari 5G dispongono di una regolazione della potenza molto efficace, che genera il minor carico di radiazioni possibile e preserva la batteria.

Se possibile, bisognerebbe utilizzare un telefono cellulare con un valore SAR basso (→ Qual è l’entità dell’esposizione alle radiazioni quando si usano i telefoni cellulari?).

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Cosa si sa degli effetti delle radiazioni delle antenne di telefonia mobile su animali e piante?

Ad oggi non è dimostrato che le radiazioni prodotte dalla telefonia mobile abbiano un effetto negativo sulla salute di animali e piante. Diversi studi hanno analizzato i potenziali effetti sugli insetti e, a livello internazionale, è riconosciuto che il declino significativo degli insetti sia da ricondurre a cause quali la perdita di ambienti naturali, le sostanze inquinanti, l’agricoltura intensiva e l’inquinamento luminoso. Su mandato dell’UFAM, l’Università di Neuchâtel ha elaborato – in collaborazione con l’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL) e Fields at Work – una panoramica degli studi sugli effetti delle radiazioni non ionizzanti sugli insetti e altri artropodi. I risultati mostrano che le radiazioni non ionizzanti possono, a seconda dell’intensità dell’esposizione, influenzare il comportamento, la riproduzione o il metabolismo degli insetti. Tuttavia, lo studio evidenzia come rimanga difficile stimare la portata di questi effetti su una scala più ampia (popolazione, ecosistemi, ecc.). I ricercatori sottolineano inoltre la scarsa qualità delle analisi e la necessità di ulteriori studi sull’argomento. L’UFAM ha quindi commissionato a SwissTPH un progetto di ricerca per approfondire gli effetti delle radiazioni non ionizzanti sugli insetti. Il progetto ha preso il via alla fine del 2022 e durerà quattro anni.

Rapporto dell’Università di Neuchâtel (disponibile in tedesco e francese)

Wirkung von nichtionisierender Strahlung (NIS) auf Arthropoden (tedesco)

Effet des rayonnements non ionisants (RNI) sur les arthropodes (francese)

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La sua domanda non è stata chiarita?

Autorità

Quali sono gli ambiti di competenza delle diverse autorità?

  • Il Consiglio federale ha emanato l’ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ORNI) e decide in merito a eventuali modifiche dell’ordinanza. Inoltre, approva il Piano nazionale di attribuzione delle frequenze (PNAF), presentato dall’UFCOM in seguito a trattative internazionali sulla suddivisione dello spettro di frequenze in funzione dei diversi servizi di radiocomunicazione.
  • La Commissione federale delle comunicazioni (ComCom) assegna le concessioni per le frequenze rilasciate dal Consiglio federale nel Piano nazionale di attribuzione delle frequenze (PNAF) per l’utilizzo della telefonia mobile. In tale ambito fissa i requisiti minimi sull’approvvigionamento della popolazione.
  • L’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM) vigila, affinché siano rispettati il diritto in materia di telecomunicazioni e le disposizioni delle concessioni e assicura un traffico delle telecomunicazioni esente da interferenze. L’UFCOM verifica che servizi, apparecchi e applicazioni di comunicazione senza filo utilizzino le frequenze ad essi destinate ed elabora il piano nazionale di attribuzione delle frequenze (PNAF). Inoltre, pubblica la mappa delle antenne di telefonia mobile.
  • L’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) si occupa delle questioni legate alle radiazioni delle antenne di telefonia mobile e dei loro effetti sulla salute. Vigila sull’applicazione delle disposizioni stabilite nell’ORNI. A tal fine elabora raccomandazioni e aiuti all’esecuzione rivolte ai Comuni e ai Cantoni. Inoltre, ha istituito il gruppo consultivo di esperti RNI (BERENIS), incaricato di valutare gli studi sugli effetti sulla salute delle radiazioni non ionizzanti. L’UFAM fa inoltre rilevare le radiazioni alle quali è esposta la popolazione nell’attività quotidiana.
  • L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) è responsabile delle informazioni sull’impatto sulla salute delle radiazioni non ionizzanti dei dispositivi mobili quali smartphone, tablet, dispositivi Bluetooth ecc. A tal fine elabora schede informative e fornisce suggerimenti su come utilizzare questi apparecchi in modo da ridurre l’esposizione alle loro radiazioni.
  • L’Istituto federale di metrologia (METAS) è il centro di competenza della Confederazione per tutte le questioni inerenti alla metrologia, agli strumenti e ai metodi di misurazione, in particolare anche nel campo delle radiazioni non ionizzanti. Il METAS elabora raccomandazioni di misurazione e rapporti tecnici per il calcolo delle radiazioni emesse dalle antenne mobili. Tali raccomandazioni e rapporti tecnici contengono i metodi di misurazione e di calcolo applicabili per valutare la conformità degli impianti all’ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ORNI)
  • L’autorizzazione e il controllo degli impianti di telefonia mobile sono di competenza di Cantoni e Comuni. In questo ambito sono responsabili anche dell’attuazione dell’ORNI e del rispetto dei valori limite in essa previsti. Dal momento che il diritto di superficie varia a seconda del Cantone e del Comune, le procedure di autorizzazione possono essere diverse.

La Commissione federale delle comunicazioni (ComCom)

L’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM)

L’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM)

L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP)

Istituto federale di metrologia (METAS)

BAFU: Kantonale und städtische Fachstellen für den Schutz vor nichtionisierender Strahlung (NIS) (diponibile in tedesco e francese) (PDF)

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Come funziona il rilascio di concessioni di radiocomunicazione mobile in Svizzera?

La Commissione federale delle comunicazioni (ComCom) rilascia la concessione di radiocomunicazione mobile a un operatore, che ottiene il diritto di utilizzare una frequenza di telefonia mobile. Contemporaneamente l’operatore assume l’obbligo di fornire servizi permanenti e di rispettare lo standard qualitativo tecnico.

Considerata la grande richiesta, in genere le frequenze di telefonia mobile vengono assegnate mediante asta agli operatori interessati.

Commissione federale delle comunicazioni (ComCom)

Schema della rete mobile
Fonte: UFAM

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Quali requisiti si applicano alla costruzione di antenne di telefonia mobile?

Così come avviene per tutti gli altri edifici, di norma gli impianti di telefonia mobile devono essere installati in una zona edificabile. Le eccezioni sono ammesse solo se occorre posizionarli al di fuori della zona edificabile, ad esempio perché altrimenti si rischierebbero problemi di approvvigionamento. Inoltre, gli impianti d’antenna devono rispettare i valori limite dell’ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti (ORNI). I Cantoni o i Comuni effettuano i controlli necessari. Se conforme ai valori limite dell’ORNI e alle prescrizioni in materia di diritto edilizio, l’impianto di telefonia mobile deve essere approvato dall’autorità competente.

Una guida fornisce informazioni esaustive in merito ai requisiti degli impianti di telefonia mobile dal punto di vista dei Comuni.

UFAM: Telefonia mobile – Guida per Comuni e Città

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In che modo i Comuni possono influire sulla procedura di autorizzazione per le antenne di telefonia mobile?

I Comuni possono influire sulla scelta delle ubicazioni delle antenne di telefonia mobile all’interno delle zone edificabili attraverso il piano di utilizzazione o tramite prescrizioni in materia di diritto edilizio o di pianificazione del territorio. Esistono inoltre diverse forme di collaborazione tra autorità comunali e operatori per la scelta delle ubicazioni.

Quasi la metà dei Comuni svizzeri adotta il cosiddetto «modello di dialogo» e ha pertanto stipulato un accordo corrispondente con gli operatori, che informano per tempo le autorità comunali in merito ai propri piani di espansione. In tal modo, il Comune può in certa misura partecipare alla ricerca di ubicazioni idonee per le antenne.

Cantoni e Comuni non hanno invece alcun margine di manovra per quanto concerne gli aspetti già regolamentati in modo definitivo nel diritto in materia di protezione dell’ambiente e di telecomunicazioni. Le prescrizioni della Confederazione concernenti la protezione da radiazioni non ionizzanti causate dagli impianti di telefonia mobile sono vincolanti per tutti gli attori coinvolti.

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In che modo i privati possono influire sulla procedura di autorizzazione per le antenne di telefonia mobile?

I Comuni hanno l’obbligo di pubblicare ed esporre pubblicamente le domande per la costruzione o la modifica di impianti di telefonia mobile. Nella scheda dei dati sul sito (→ Agli operatori serve un’autorizzazione per le antenne nuove o per modificare quelle esistenti?) è indicata la distanza massima dall’impianto per il diritto a presentare opposizione. In molti Cantoni i vicini possono prendere visione dei documenti durante il periodo di affissione pubblica ed eventualmente presentare ricorso. In alcuni Cantoni (ad es. nel Cantone di Zurigo) è possibile, in tale finestra temporale, richiedere la decisione prevista dal diritto edilizio che autorizza a presentare ricorso.

I Cantoni possono concedere alcune modifiche edilizie (le cosiddette «modifiche minori») senza una procedura ordinaria di rilascio della licenza di costruzione. La Conferenza svizzera dei direttori delle pubbliche costruzioni, della pianificazione del territorio e dell’ambiente (DCPA) ha definito criteri di immissione specifici in una raccomandazione. L’operatore attesterà il rispetto di tali criteri aggiornando i dati della scheda corrispondente sul sito. Non tutti i Cantoni si avvalgono della possibilità di effettuare modifiche minori.

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In che modo le autorità controllano le radiazioni emesse dalle antenne?

I Cantoni e i Comuni controllano se le antenne di telefonia mobile rispettano i valori limite vigenti. In caso di costruzione o potenziamento di un’antenna di telefonia mobile, vengono calcolate le radiazioni emesse nelle sue vicinanze e si controlla il rispetto dei valori limite. Se dai calcoli emerge che il valore limite precauzionale dell’impianto (→ In che modo la popolazione viene protetta dalle radiazioni emesse dalle antenne di telefonia mobile?) è già raggiunto per oltre l’80 per cento, in genere le autorità richiedono una misurazione delle radiazioni dopo la messa in esercizio dell’impianto. Se la misurazione di collaudo rivela che l’impianto non rispetta ancora il valore limite, è necessario adeguare i parametri di trasmissione per garantirne l’esercizio regolare, nella maggior parte dei casi riducendo la potenza di trasmissione.

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Operatori di telefonia mobile

Come vengono pianificate le reti di telefonia mobile?

I gestori di rete pianificano autonomamente le proprie reti di telefonia mobile, mirando a una qualità della connessione quanto più alta possibile e a una buona copertura di rete. Nella fase di pianificazione è necessario attenersi alle prescrizioni della concessione e alle disposizioni in materia di diritto ambientale, edilizio e di pianificazione del territorio (p. es. i valori limite dell’ORNI, i piani di zona, la protezione dei siti caratteristici).

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Quali tecnologie di telefonia mobile si possono utilizzare?

Le concessioni di telefonia mobile non dipendono dalla tecnologia impiegata (2G, 3G, 4G, 5G ecc.). Agli operatori interessa offrire prodotti competitivi e per questo impiegano le tecnologie più idonee. In tal modo si garantisce anche un uso efficiente delle frequenze.

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Agli operatori serve un’autorizzazione per le antenne nuove o per modificare quelle esistenti?

Se un operatore vuole installare una nuova antenna o modificare una esistente, unitamente alla domanda di autorizzazione deve presentare all’autorità competente del Comune o del Cantone una scheda dei dati sul sito, in cui dichiara le informazioni tecniche, come ad esempio le direzioni di trasmissione e la potenza massima di trasmissione consentita. In tal modo le autorità possono verificare il rispetto dei valori limite (→ In che modo le autorità controllano le radiazioni emesse dalle antenne?). La concessione obbliga inoltre gli operatori a comunicare all’UFCOM ogni due settimane i dati operativi aggiornati. L’UFCOM può così controllare il rispetto della concessione e garantire un traffico delle telecomunicazioni privo di interferenze.

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In che modo gli operatori garantiscono il rispetto dei valori limite durante l’esercizio?

Su suggerimento dell’UFAM gli operatori di telefonia mobile hanno installato sistemi di controllo della qualità che, per ogni antenna, verificano regolarmente se i valori autorizzati (ad es. direzione di trasmissione e potenza massima di trasmissione) vengono rispettati. Eventuali scostamenti vanno regolarizzati entro 24 ore mediante il comando a distanza; se ciò non fosse possibile, viene concessa una settimana lavorativa. Servizi indipendenti verificano periodicamente i sistemi di controllo della qualità e i gestori di rete devono consentirne la consultazione alle autorità senza restrizione alcuna.

Ulteriori informazioni sono disponibili in tedesco e francese.

BAFU: Qualitätssicherung zur Einhaltung der Grenzwerte der NISV bei Mobilfunkanlagen

OFEV : Assurance de la qualité en ce qui concerne le respect des valeurs limites de l’ORNI par les installations de téléphonie mobile

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